L’acquisizione del linguaggio è caratterizzata da alcune tappe fondamentali che, nello sviluppo fisiologico, avvengono in determinati momenti della crescita del bambino.
Esiste una certa variabilità individuale per cui alcuni bambini hanno uno sviluppo del linguaggio più lento rispetto ad altri. Non sempre, tuttavia, questo ritardo viene recuperato entro i 3 anni di vita, con la possibilità di trasformarsi in un vero e proprio disturbo di linguaggio.
Talvolta queste difficoltà vengono sottovalutate dai genitori e vengono considerate transitorie e dovute alla “pigrizia del bambino”.
Un riconoscimento tardivo di una difficoltà linguistica può avere ricadute sull’emotività, sul piano comunicativo-relazionale e cognitivo in senso più ampio, oltre che, in un’ottica più a lungo termine, sulle future abilità scolastiche.
Per questi motivi un ritardo o disturbo nell’acquisizione delle competenze linguistiche deve essere sempre sottoposto ad un precoce approfondimento.
Pertanto, qualora fossero presenti dubbi sullo sviluppo linguistico del proprio bambino, dopo un’approfondita valutazione logopedica potrà essere intrapreso un percorso di riabilitazione linguistica personalizzato in base ai punti di forza e di debolezza emersi.
Durante il percorso scolastico è possibile che i bambini incontrino difficoltà di diversa natura.
In particolare, nelle prime fasi dell’apprendimento, ad esempio, non sempre vengono memorizzate con facilità le lettere presentate a scuola o vengono commessi errori persistenti di tipo ortografico e di conseguenza possono riscontrarsi difficoltà di lettura o di scrittura. Tali difficoltà possono ostacolare il naturale percorso scolastico, con ricadute anche sull’emotività e sull’autostima.
Nel caso in cui si riscontrassero difficoltà come quelle descritte, dopo un’approfondita valutazione degli apprendimenti, potrà essere effettuato un percorso di potenziamento volto al miglioramento abilità scolastiche risultate più fragili.
Presso lo studio “L’albero delle parole” si effettuano valutazioni per diagnosi DSA (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia) in collaborazione con Psicologi e Neuropsichiatri Infantili.
Un’eventuale diagnosi può essere fatta solo alla fine della seconda classe di scuola primaria per la letto-scrittura e alla fine della terza classe di scuola primaria per le abilità aritmetiche e grafiche. In caso di sospetti, può essere comunque effettuata una valutazione specialistica prima dei tempi indicati con lo scopo di rilevare eventuali difficoltà ed eventualmente attivare un percorso di potenziamento precoce.
Tuttavia, la certificazione DSA non può essere rilasciata prima del periodo sopra indicato.
La balbuzie è un disturbo della fluenza del linguaggio caratterizzato da difficoltà nella produzione fluida e continua del linguaggio parlato.
Le persone con balbuzie posso avere interruzioni involontarie del flusso del discorso, ripetizioni di suoni o sillabe, prolungamenti di suoni e sensazioni di blocco durante la pronuncia delle parole. La balbuzie può variare in gravità e può manifestarsi in situazioni diverse.
Durante lo sviluppo linguistico i bambini possono attraversare periodi di disfluenza fisiologica della durata di alcuni giorni o mesi, che poi si risolverà spontaneamente; qualora invece il disturbo dovesse perdurare si parlerà di balbuzie.
La balbuzie è un disturbo di natura multifattoriale, pertanto, verrà raccolta un’attenta anamnesi e dopo una valutazione approfondita verrà programmato un percorso di trattamento utilizzando un approccio integrato in base alle caratteristiche del disturbo e della sua origine.
I disturbi della voce, detti anche disfonie, si manifestano con cambiamenti della qualità, tono o volume della voce. Possono essere causati dalla presenza di patologie organiche (come noduli o polipi cordali), interventi chirurgici oppure da cattivo uso della voce (“malmenage” o “surmenage”).
Dopo che il paziente avrà effettuato un approfondito esame otorinolaringoiatrico/foniatrico, nel caso in cui via sia l’indicazione ad un trattamento logopedico della voce, verrà effettuata una valutazione logopedica e verrà stabilità l’opportunità di eseguire un percorso riabilitativo con precisi obiettivi in base alla natura del problema.
Il processo di deglutizione cambia nel corso della vita, evolvendosi in diversi stadi: deglutizione infantile, mista ed adulta.
Nella deglutizione fisiologica, gli stadi sopra elencati si susseguono in un continuum durante la crescita dell’individuo.
Tuttavia, alcune condizioni possono impedire il normale passaggio dalla deglutizione infantile alla deglutizione adulta con diverse conseguenze sulle strutture oro-facciali e sulla pronuncia di alcuni suoni a causa dello scorretto posizionamento linguale.
Le condizioni che possono alterare questo fisiologico passaggio possono essere di tipo più strettamente anatomico (es. connesse alla lunghezza e motilità del frenulo linguale) oppure legate ad abitudini viziate (es. l’uso prolungato di ciuccio e biberon o la suzione del dito).
Molto frequentemente questo problema è associato a difficoltà nella pronuncia di alcuni suoni, asimmetrie del viso e malocclusioni dentali.
Per questi motivi, il percorso logopedico (terapia miofunzionale), volto al raggiungimento di una corretta modalità deglutitoria e al ritrovamento di un’appropriata funzionalità delle strutture muscolari oro-facciali, viene svolto in stretta collaborazione con l’ortodonzista con il quale vengono stabilite le modalità e le tempistiche, anche in base agli obiettivi ortodontici.
Sono disponibile ad eseguire percorsi di screening e prevenzione per gli apprendimenti scolastici, laboratori di potenziamento, oltre che osservazioni e consulenze nelle scuole dell’infanzia e primarie nel comune di Castelfranco Emilia e limitrofi (come: San Cesario sul Panaro, Spilamberto, Savignano sul Panaro, Vignola, Valsamoggia, Anzola dell’Emilia).
Incontri formativi per insegnanti e genitori
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